Un’arte antica che riesce sempre ad affascinare. Un’arte, ricca di fascino, che coinvolge i più piccoli ed ammalia gli adulti. Quella che dà vita alle marionette, quella che il Teatro delle Rane ha proposto ancora una volta con successo, presso il Teatro Siracusa. Prima con una installazione, una mostra che ha coinvolto, avvolto potremmo dire, anche la platea del teatro, arricchita con tante marionette, frutto dell’intenso lavoro di questo gruppo reggino (mostra, dal titolo “Le marionette si raccontano”, che si potrà ammirare ancora fino al 31 maggio). Forme, figure, colori, che hanno animato il teatro per tutta la durata della stagione, incuriosendo e affascinando gli spettatori. E poi lo spettacolo, “Il figlio della pioggia d’oro”, che ha entusiasmato il pubblico, proponendo una storia ispirata al mito di Perseo, con l’utilizzo di diverse tecniche del teatro di figura, dalle ombre alle marionette, legate tutte da un unico filo, quello della poesia, del racconto che passa attraverso la suggestione di figure, ombre, luci, sogni.
Insomma, un’arte che ancora riesce a raccontare e coinvolgere: come sa fare il Teatro delle Rane, con un’attività fondata su un’attenta ricerca, che passa dallo studio dei materiali alla cura della costruzione del racconto stesso. Per approdare poi alla realizzazione di spettacoli e di un’arte che conquista.