Rappresentazione conclusiva per il “Laboratorio dell’Attore”, promosso da SpazioTeatro. L’annuale appuntamento è fissato per sabato 10 luglio, alle 21, presso il Teatro sullo Stretto: in scena lo spettacolo “Equilibri sopra la follia”.
“Giunto alla IX edizione, il Laboratorio dell’Attore di SpazioTeatro si è posto quest’anno un obiettivo ambizioso, facendosi carico di tutti i relativi rischi e incertezze: intraprendendo per la prima volta un 3° anno di corso, ha sollecitato gli allievi a creare uno spettacolo senza partire da alcun testo preesistente, bensì da un tema, “il cambiamento”, esortandoli, ancor più che negli scorsi anni, a produrre materiali di ogni genere: citazioni, riferimenti letterari, musiche, immagini, ma soprattutto scritti originali. Si è, insomma, provato a portare alle estreme conseguenze una modalità di lavoro che già negli anni precedenti aveva condotto ai saggi-spettacolo ispirati alla “Fattoria degli animali” di Orwell e alla “Tempesta” di Shakespeare, contaminati, appunto, dalle elaborazioni originali degli allievi. Qui però la genesi è stata del tutto originale: l’ispirazione immediata degli allievi – che secondo i casi implicava cambiamenti interiori, esterni, morali e quant’altro – si è trasformata a poco a poco in singoli personaggi con una propria storia, un proprio background, colti in una fase di crisi dalla quale emergono trasformati facendo ognuno i conti con se stesso.
Ne emerge uno spaccato della contemporaneità attraverso i pensieri di una generazione giovane che si affaccia alla piena maturità: pubertà, aborto, principi vegetariani, tossicodipendenza, omosessualità, coscienza civile, sesso; ogni allievo ha scavato dentro tutto questo e, forse, ha suggerito come relazionarsi ad essi in maniera matura e moderna”.
Lo spettacolo sarà interpretato da Anna Calarco, Antonino Caminiti, Massimo Guttuso, Massimo Lo Presti, Emanuele Modafferi, Samuel Nava, Gabriele Profazio, Vanessa Schiavone, Orsola Surace, Ylenia Zindato. Collaborazione all´allestimento:
Domenico Chilà, Marilena Barreca, Cristina Merenda. La regia è di Domenica R. Buda e Gaetano Tramontana.