Ancora una volta l’associazione “Leucò” offre uno sguardo sugli aspetti innovativi dell’arte contemporanea. E’ stata infatti inaugurata (e si potrà visitare, presso la galleria d’arte Leucò, fino al prossimo 15 marzo), l’esposizione delle opere del pittore vercellese Ezio Balliano (nella foto a lato, il dipinto “Il fiore, la natura, l’uomo, i sogni”) .
L’iniziativa segue una serie di successi dell’artista: quello riscosso a Roma, con la mostra “La Continuità Futurista nel primo centenario”, e la consegna della Targa d’Argento sezione neo-futurismo alla Biennale di Lamezia Terme nel 2008.
Per la mostra reggina, la curatrice Stefania Pennacchio ha selezionato venticinque opere, “che ripercorrono un itinerario ideale per sintetizzare quattro lustri di attività pittorica di Ezio Balliano. Insieme ai soggetti ormai classici della sua pittura, cieli, risaie, cascinali, cieli dai colori soffici e sfumati, vengono presentate opere di più spiccata impostazione astratta e futurista che, coniuga l’esattezza formale della “scienza” pittorica con la “magia” dell’ispirazione artistica, tra sogno e realtà, in una continua ricerca degli imprevedibili risultati a cui può condurre l’introspezione e l’esplorazione dell’anima attraverso il pennello”.
Balliano “trasferisce sulla tela i dati emozionali che la sua sensibilità è in grado di amplificare e interpretare in chiave più intimistica, in un’atmosfera trasognata e leggerissima. Un processo di semplificazione portato alle conseguenze più estreme, una ricerca di essenzialità che conduce ad una interiorizzazione profonda, una scarnificazione che mette a nudo l’anima dell’ispirazione poetica che muove il “lavoro dell’artista” specchio privilegiato dell’inconscio più che della natura”.
“Pura astrazione quindi, e libertà di esprimere e suscitare emozioni profonde; l’artista svincolato definitivamente dal riferimento iconografico al concreto può librarsi, volando alto, nell’aura incontaminata della poesia in una personalissima meditazione sul futuro del futurismo”.