Grande avvio per la nuova stagione di Spazioteatro: come annunciato, infatti, l’apertura della rassegna 2010 sarà affidata al nuovo spettacolo di Scena Verticale, “La Borto”. Torna, dunque, sul palcoscenico reggino Saverio La Ruina, interprete dell’opera rappresentata in prima nazionale a Roma lo scorso novembre, che ha già fatto registrare critiche entusiastiche, innestandosi sulla scia dei precedenti successi del gruppo di Castrovillari, ormai lanciatissimo su scala nazionale.
Un’apertura importante, dunque, per una stagione all’insegna degli anniversari importanti, ma anche, come sempre del resto, della voglia di innovare, di aprire un confronto, di dare spazio ai giovani ed agli artisti reggini: su questo punto si è incentrata, in parte, anche la conferenza stampa di presentazione della rassegna. Un aspetto più volte sottolineato anche dal direttore artistico Gaetano Tramontana, nel delineare, tra l’altro, la storia di un gruppo teatrale che nel 2010 festeggia i 10 anni di attività e che dà vita alla nona stagione: “siamo nati con l’idea di lavorare fortemente sul territorio. E quando abbiamo iniziato ad operare in città non c’era nulla”, a parte “lo scrigno del Teatro Loreto”: il Cilea era in fase di ristrutturazione, il Siracusa ancora non ospitava stagioni. Oggi, aggiunge, “ci ritroviamo in una situazione paradossale: il Teatro Cilea, con la prosa che quest’anno langue con appena 4 spettacoli, il futuro del Siracusa quanto mai incerto”. Resta la grande creatività e la voglia di fare dei gruppi reggini che, dichiara ancora Tramontana, forse proprio in occasione della “questione Siracusa”, hanno “ripreso a parlare tra loro”.
Una voglia di fare che si manifesta, per quanto riguarda Spazioteatro, anche nella nuova stagione, “Racconti d’inverno”. Un titolo che nasce dall’intenzione di privilegiare i racconti, le storie, tentando di superare l’“inverno del nostro scontento” (come lo definiscono i responsabili di Spazioteatro, citando Shakespeare). “L’inverno dei nostri racconti – dichiarano – quindi, è appunto un inverno civile, dove l’esigenza di aggregazione viene quotidianamente castrata e spinta nel chiuso delle case, delle scatole televisive, degli eventi vuoti e preconfezionati”. E c’è anche l’esigenza di un confronto teatrale, culturale. Un confronto tra realtà teatrali diverse, valorizzando però il legame con il territorio. La rassegna prevede, infatti, due spettacoli di artisti reggini, più altri cinque di compagnie che provengono da varie città italiane: nell’ottica, evidenzia Tramontana, proprio di un confronto, che “serve anche a noi, per vedere cose nuove e dare spazio ad artisti reggini che si mettono anche in gioco, si confrontano con esperienze diverse”.
Dopo “La Borto”, di scena il 9 gennaio alle 21 ed il 10 alle 18,15, nella Sala Spazioteatro di via San Paolo 19/A, la rassegna ospiterà (il 22, 23 e 24 gennaio) la reggina Rachele Ammendola, autrice ed interprete di “Colors”. Quindi, il 5, 6 e 7 febbraio, il gruppo “I Tre Farfalli Teatro Etnico” darà vita a “I cunti ‘I Re Bife’”. E ancora: 19, 20 e 21 febbraio “Hamburger”, diretto e interpretato da Roberto Galano, Teatro dei Limoni; 5, 6 e 7 marzo, “Occhi al cielo”, di Massimo Vincenzi, con Francesca Bianco, Compagnia del Teatro Belli; 12, 13 e 14 marzo “Operai oggi”, di e con Stefano Angelucci Marino, e con Francesca d’Este, produzione Teatro del Sangro – Questa Nave. Per finire con l’omaggio a Domenico Modugno, “Io provo a volare”, della Compagnia Berardi-Casolari, di scena il 27 e 28 marzo.
Senza dimenticare, inoltre, l’attività – anch’essa decennale – del laboratorio, che dà spazio alla creatività dei giovani, che – rimarca Tramontana – è tanta.
Un’ultima nota spetta ancora al teatro Siracusa: a margine della conferenza stampa, infatti, il consigliere provinciale Omar Minniti ha affermato che la Provincia si è resa disponibile a convocare un tavolo di confronto entro la fine di gennaio. Inoltre, già nei giorni scorsi, il presidente dell’ente, Morabito, ha avuto un primo incontro con l’assessore regionale Demetrio Naccari e con il professore Renato Nicolini, responsabile del laboratorio teatrale universitario.