Uno spettacolo davvero bello.
Non parliamo solo del film proiettato, uno dei capisaldi della cinematografia mondiale, una delle tante pellicole di Orson Welles (ovvero “L’infernale Quinlan”) che hanno scritto la storia della settimana arte e che è bello riscoprire ogni volta, nella modernità di immagini, riprese, piani sequenza, ed anche di temi.
Non parliamo soltanto della musica, che ogni settimana si integrerà alla perfezione con le atmosfere dei film proposti, con i toni jazz e non solo.
E non parliamo soltanto dell’idea di far precedere la proiezione da un buffet di prodotti tipici e di offrire un sorbetto nell’intervallo. O di presentare il tutto in una struttura, il Museo dello Strumento musicale, che si pone anche come luogo in cui le arti e le culture si incontrano.
Parliamo anche dello spettacolo che l’altra sera si è aperto davanti agli occhi di chi ha partecipato a questa iniziativa: un vasto pubblico, fatto anche di tanti giovani, di persone che hanno voglia di cultura, di serate d’estate che accomunano coloro che cercano qualcosa di culturalmente innovativo, di pensato. E soprattutto è uno spettacolo piacevolissimo vedere numerosi ragazzi, che dimostrano ancora una volta che esistono – e sono più numerosi di quanto si voglia pensare – giovani che escono dagli stereotipi.
utto questo è stata la prima serata di Notte Noir, iniziativa promossa dal Circolo del cinema “Charlie Chaplin” e dallo stesso Museo dello Strumento musicale, insieme ad Artemed. E che per tutto luglio accompagnerà l’estate dei cinefili.