“Una domenica nuova alle Muse. Un appuntamento diverso volto a scoprire aspetti inediti, storia, cultura, società e tradizione di una parte interessante ed autentica dell’area grecanica: Staiti.
Domenica 25 febbraio protagonisti della manifestazione “Tanti saluti da…Staiti” sarà l’amministrazione comunale della nota cittadina ionica. Un evento – dichiara il presidente Muse, Giuseppe Livoti – che vuole essere un momento di confronto e di conoscenza sui luoghi che appartegonono alla memoria della Calabria storica, in un itinerario che facciamo di anno in anno, ospitando un rappresentante di una amministrazione, come è stato fatto per i comuni di Palmi, Palizzi ed ancora Roghudi.
In questo caso un’associazione culturale riceve presso i propri spazi l’amministrazione comunale di Staiti ed in particolare il sindaco avv. Giovanna Pellicano’ per parlare di quelle che sono le potenzialità e la forza di un centro importante dell’area metropolitana, centro che già “Le Muse” hanno conosciuto e visitato lo scorso 6 gennaio in occasione dell’evento “Presepiando 2018”.
Nel corso della manifestazione si parlerà delle origini incerte di Staiti, paese forse nato intorno al 1500 come luogo d’avvistamento facente parte del feudo di Brancaleone allora retto da Geronimo Ruffo, dell’ acquisto dalla famiglia Staiti (nome tutt’oggi molto diffuso specialmente nel Messinese) che lo fortificò e lo cedette poi ai principi Carafa di Roccella Jonica che lo tennero presumibilmente fino al 1806 (epoca dell’eversione della feudalità).
Ed ancora si potrà vedere materiale visivo sul tipico abitato grecanico, l’ardua orografia del territorio, le case incastonate perfettamente sulla roccia quasi disegnando una scena incantata tra finzione e realtà. Occasione di dibattito le politiche culturali attuate e quelle che verranno svolte con il delegato alla cultura ed ai Beni culturali nonché presidente del Consiglio Comunale Leo Campanella. Il centro storico infatti ruota attorno alla Chiesa di Santa Maria della Vittoria struttura ricca di opere d’arte, stucchi e statue di pregio; la Piazza antistante il grande edificio religioso è il punto di incontro dei cittadini anche se oggi la comunità numericamente conta pochi abitanti ma che attraverso la nuova amministrazione sta avento un momento di grande risveglio sociale ed economico. Inoltre spazio verrà dato anche alla Chiesa di Santa Maria di Tridetti dichiarata Monumento Nazionale poichè dei primi tempi normanni (XI sec.), edificata sopra uno schema greco per il culto praticato dai Basiliani, poichè annessa ad un monastero basiliano.
Un esperimento alle Muse, dunque, non solo speculativo e di conoscenza, ma anche momento di dibattito in cui la società civile si incontra con amministrazioni virtuose che cercano con la loro costanza ed impegno di ridare una identità probabilmente appannata nel tempo, rispolverando il vero ruolo identitario di luoghi che dovrebbero per la loro tipicità ambientale e geografica nonché per le bellezze architettoniche ed aspetti culinari, diventare centro di interesse e motore mobile di una economina che deve basarsi sul turismo non solo di massa, ma, anche di elitè perché solo così la provincia di Reggio puo’ diventare parte integrante di flussi che non si fermino solo in centro città per i Bronzi di Riace”.